top of page

Miriam

A cura di Paolo Pagnini

ree

Benvenuti al “gioco del dialetto”: lo spunto è sempre lo stesso, ovvero partire da una poesia di Carlo Pagnini, per portare i lettori all’esplorazione dei “segreti” del vernacolo pesarese.


È per questo motivo che, ad ogni uscita, oltre alla poesia (che viene sempre proposta in lingua originale e in una sorta di riscrittura poetica in italiano), il lettore trova anche un glossario ragionato e un QR Code, che darà l’opportunità di vedere lo stesso Carlo Pagnini che interpreta la poesia, e dunque apprezzarne anche “il suono”.


Naturalmente, per questo mese speciale, l’esplorazione dialettale si fa natalizia. La poesia che abbiamo scelto per questo numero, si intitola “Miràm”. Composta nel 2011, è ispirata alla lettura di uno dei preziosi capolavori di Erri De Luca, “In nome della Madre”, che è, appunto, dedicato alla Natalità.


Miriam

Miriàm la i era ancora una fiuléna

cla volta che, a mezz giorne, una vucéna

i la i à “scelta” e, da chel moment,

vruchièda da un baglior e un refol d’ vent,

la i è dventèda medra immacolèda

senza, par quest, ch’ la s’ fussa spaventèda.

Quanta felicità e quanta gioia

t’un cla capana…, t’un cla mangiatoia.

Era la mezanott e qualch minut;

la i era da par lia; senza aiut.

Le bestìi, a giagia, stês par tera, arpost;

le stèva bon, tranquéll e ben compost.

Illuminèda sol da una cometa

la vita, par un po’ armasta segreta,

la i à lascèd la mèdra sa su’ fiol

a contemplès sa i sguard, senza parol.

Poch dop, colpid da un gran dolor profond,

sconvolt da tutt i guèi che c’è t’un st’ mond;

deris, imprigionèd e tormentèd,

senza un parchè precis, chel condanèd,

l’è fnit in croce, tutta cl’agonia,

purtropp, i la i à avuta insiem sa Lia.

Che turbament, che strazi, che dolor…,

epur sa la piètà, perdon e amor,

tutti chj aveniment ch’i à fatt la storia

e i è armast ben incis in tla memoria

i c’ fà prometta, quant c’è l’ocasion,

che d’ora in poi a dventarém pió bon.

Par quest, in t’un sti giorne, ben o mèl,

a ce sgambiém j auguri par Nadèl.


Traduzione:

MIRIAM

Miriam era ancora una bambina

quando a mezzogiorno una vocina

l’ha scelta e sin da quel momento,

avvolta da un bagliore e un refolo di vento,

è diventata Madre Immacolata

senza, per questo, essersi spaventata.

Quanta felicità e quanta gioia

in quella capanna… in quella mangiatoia.

Era mezzanotte e qualche minuto,

era da sola, senza alcun aiuto.

Le bestie stese a terra, un po’ nascoste

stavano buone, tranquille e composte.

Illuminata solo da una Cometa

la vita, per un po’ resta segreta

lasciando la Madre con suo Figlio

a contemplarsi con gli sguardi, senza parole.

Poco dopo, colpito da un gran dolore profondo,

sconvolto da tutti i guai che ci sono nel mondo,

deriso, imprigionato e tormentato,

senza un perché preciso, condannato

è finito in croce, e tutta l’agonia

purtroppo l’ha ricevuta assieme a Lei.

Che turbamento, che strazio, che dolore…

eppure con pietà, perdono e amore,

quegli avvenimenti che hanno fatto la storia

e sono rimasti ben incisi nella memoria,

ci fanno promettere in tante occasioni,

che d’ora in poi diventeremo più buoni.

Per questo, in questi giorni, bene o male

ci scambiamo gli auguri per Natale.


Glossario:

fiuléna = bambina

vucéna = vocina

vruchièda = avvolta

dventèda = diventata - dal verbo dventè, diventare

cla = quella

da par lia = da sola - alla lettera da per lei

a giagia = stese

stês par tera = stese in terra (rafforza e ribadisce il precedente “a giagia”)

arpost = riposte - qui sta per appartate - per esigenze di rima abbiamo tradotto con un po’ nascoste

guei = guai

i la i à avuda = l’ha avuta - il dialetto usa spesso dei rafforza tivi - inoltre Pagnini preferisce, nella declinazione del verbo avere, la à accentata invece dell’ha con l’acca, come si usava un tempo

dventarém = diventeremo - l’uso della a invece di una intuiti va e (in tanti scriverebbero dventerém) rivela la purezza del dialetto di Pagnini

sgambiém = scambiamo - la c che in dialetto è g, come in Nadèl la t che diventa d, sono segni distintivi del dialetto pesare se, quasi delle regole, con, però, tante eccezioni

Nadèl = Natale



IL VIDEO DELLA POESIA IN ESCLUSIVA PER I LETTORI DEL RIFLESSO DELLA NOTIZIA



Iscriviti per rimanere aggiornato sulle nuove pubblicazioni

Grazie per esserti iscritto!

  • White Facebook Icon
  • Instagram

Media Lari s.r.l.
Via Camillo Marcolini, 6 - 61121 Pesaro
P.IVA/C.F. 02724080417
Iscritto al registro stampa del tribunale di Pesaro al N. 1 - del 2022
Direttore responsabile: Beatrice Terenzi

Coordinatrice e grafica: Daniela Marchini | Dadincanto

bottom of page