Storia di Manuel Pucciarelli
- Lorenzo Mazzanti

- 27 nov
- Tempo di lettura: 2 min

Girovagare per tutto il mondo per poi trovare a Pesaro la propria isola felice. Questa è la storia di Manuel Pucciarelli che, da quel 17 giugno del 1991, data di nascita in quel di Montemurlo (in provincia di Prato), di esperienze uniche nella sua carriera ne ha vissute tante.
Un nomade, Manuel, nella vita cosi come nel ruolo. Dall’arrivo in biancorosso di mister Stellone ha visto infatti la sua posizione in campo tramutarsi da quella di trequartista dietro alla punta a quella di mediano davanti alla difesa ma ciò che non è mai cambiato è stato il suo prezioso apporto alla causa.
La prima famiglia ad accudirlo e coccolarlo in età adolescenziale è stata l’Empoli con cui a vent’anni ha esordito in serie B. Prima di prendere definitivamente il volo ha però scelto di abbassare la propria rotta spostandosi in C2 in quel di Follonica. Al Gavorrano ha condito 17 presenze con ben 10 reti e da quel momento l’Empoli ha deciso di non abbandonarlo più.
Mister Maurizio Sarri, ancora agli esordi di una carriera che gli avrebbe poi regalato tante prestigiose vittorie, scudetto con la Juve ed Europa League con il Chelsea le più importanti, gli artisti del pallone li ha sempre amati e Pucciarelli era uno di questi. Insieme sono riusciti a far sognare un’ intera città, regalandogli prima la promozione in A e poi tante soddisfazioni nella massima serie.
Per Manuel furono cinque le stagioni con i toscani, impreziosite da 21 reti e tanti tocchi di gran classe. Il primo gol in A, segnato contro il Milan, ha tenuto testa per prestigio al valore di un giocatore abituato a dar del tu al pallone. Dopo oltre 150 esibizioni in maglia Empoli, per questo attore abituato a interpretare sempre il ruolo da protagonista, giunse l’ora nel 2017 di trasferirsi nella città dell’amore, Verona.
Tre anni intensi nella patria di Romeo e Giulietta, vissuti tra Serie A e B. Un prestito al Pescara farà poi d’antipasto a una doppia esperienza extracontinentale. Prima l’Arabia e poi l’Australia ospitarono Manuel in degli anni, quelli tra il 2021 e il 2022, oscurati da un periodo, quello del covid, che lasciava poco spazio a degli esteti del suo calibro.
Richiamato dalla nostalgia di casa Pucciarelli nel novembre 2022 vide poi in Pesaro la propria Itaca. Una città tranquilla fuori ma un po’ meno dentro al campo. Per evitare la retrocessione in D era necessario porgergli la mano e trascinarla fuori da quei luoghi di classifica che fan paura.
Manuel l’ha fatto per un anno e mezzo e in quel 19 maggio 2024, nel playout di ritorno contro la Recanatese, fù necessaria una sua doppietta per dar la prima svolta positiva a una favola ancora in corso d’opera. A dar seguito a quella sfrenata gioia per il gol vittoria del minuto 95 ci pensò poi la stagione successiva, quella gloriosa dello scorso anno, posta da Manuel come trampolino di lancio per un volo ancora più alto.





