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Ricostruzione

Aggiornamento: 7 set

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Il 2025-2026 per la Victoria Libertas Pesaro sarà l’anno della ricostruzione. Dopo una stagione deludente, passata dall’abbandono improvviso del Coach-Gm Sacripanti, che ha lasciato macerie dietro di sé, il ritorno di Spiro Leka che ha resuscita to la squadra dalla zona playout, i tanti infortuni mai rimpiazzati, i giocatori fuori ruolo, la chiusura di campionato senza centrare neppure l’approdo ai playoff e l’abbandono finale del main sponsor Carpegna Prosciutto; la società di via Bertozzini guidata dal presidente Valli ha capito che il tassello mancante che ha di fatto creato l’enorme entropia della scorsa stagione era proprio l’organizzazione societaria.


L’addio del tandem Costa-Cioppi ha lasciato più di un buco dirigenziale e organizzativo ed allora ecco arrivare una figura forte nel ruolo di Amministratore delegato come Alessandro Dalla Salda: un plenipotenziario a cui affidare le sorti della nobile decaduta Vuelle partendo dalle fonda menta.


Ex Reggio Emilia, Bologna e Napoli, Dalla Salda è partito con le idee chiare redistribuendo in 5 aree organizzative differenti la società e mettendo a capo di quella più nevralgica (ticketing) una sua persona fidata (Michela Di Marco). I problemi da risolvere sono tanti però: in testa a tutto il budget, orfano di Carpegna Prosciutto e appesantito da contratti biennali onerosi sottoscritti l’anno passato con giocatori che non hanno mai reso quanto sperato.


Si è dunque proceduto subito alla riduzione dei costi del personale amministrativo da una parte e tecnico dall’altra, come la transazione dei contratti dei giocatori giudicati non più indispensabili. Sono così già partiti per altri lidi Erik Lombardi e Simone Zanotti, mentre tarda a far le valigie Matteo Imbrò, ritenuto non più parte del progetto tecnico e autore tra tutti della stagione più deludente in rapporto al blasone che lo accompagnava.


Con l’ex capitano è in atto da tempo un braccio di ferro per raggiungere un accordo di transazione, reso difficile dal suo maxicontratto che spaventa eventuali pretendenti. Scafati è un’ipotesi, che però tarda a concretizzarsi. Il risultato di tutto ciò è un roster ancora non completo a poco meno di due settimane dal raduno.


Confermati dalla scorsa stagione Maretto, De Laurentiis e Bucarelli, sono arrivati i giovani Trucchetti (fresco campione europeo under 20 con l’Italia), Virginio e Bertini ed è tornato un volto molto amato come Tambone. Da poco è sbarcato anche il primo straniero, il lungo lituano Miniotas, barba folta ed esperienza al servizio della squadra.


Agli ordini del confermato Leka e del suo staff oltre al recupero di alcuni infortunati (De Laurentiis e Maretto) mancano però ancora 1 straniero e 1 italiano, che saranno lo snodo cruciale tra una stagione difficile con obiettivo salvezza o avere qualche legittima ambizione in più. Ancora non è chiaro se il 2° straniero sarà un lungo o un esterno.


Si è parlato del pupillo di Dalla Salda Jacob Pullen, con lui a Napoli nelle ultime due stagioni o del ritorno di Andrea Cinciarini, ma a meno di un mese dal via, ancora il DS Egidio attende per arrivare alla miglior soluzione possibile. Non si parla di promozione, neppure nei più ottimistici slanci previsionali. E la linea verde imposta da un budget azzoppato lo dimostra.


Ci saranno tanti millennials, che in quanto tali garantiranno maggiore tenuta e freschezza atletica, ma anche un margine molto alto di errore e rischio. Una sola preghiera all’appassionato ed esigente popolo pesarese: diamo tempo ai giovani di sbagliare e maturare. In attesa (si spera) di tempi migliori.

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